Tra poco più di un mese avrà inizio il campionato argentino di calcio, e precisamente il 29 di gennaio 2023. Il calendario andrà avanti fino al 19 novembre, quando verranno disputate le ultime partite della 14ª giornata della seconda fase. Ma come funziona di preciso il campionato in Argentina? È molto differente da quello italiano?
In questo articolo metteremo per un attimo da parte i siti scommesse per approfondire uno dei campionati più belli e storici del mondo.
Come funziona il campionato argentino
La Liga Profesional de Fútbol (LPF), meglio conosciuta come Primera División, è la massima competizione di calcio in Argentina, e va in scena ininterrottamente dal 1891. Considerando che in diversi momenti della sua storia ha attribuito due o anche tre titoli nazionali in un unico anno solare, detiene il record di campionato che ha attribuito più titoli nazionali al mondo.
Per capire la struttura del campionato attuale bisogna partire dagli inizi, dalle origini del calcio argentino. La storia della Primera División è divisa in due momenti distinti: il periodo amatoriale (amateurismo), dal 1891 al 1934, e il periodo professionale (profesionalismo), dal 1931 ad oggi.
Il periodo amatoriale
Secondo le migliori guide scommesse, la prima partita di calcio ufficiale è datata 20 giugno 1867, e fu giocata tra due formazioni di college britannici, ma il vero padre del calcio argentina è Alexander Watson Hutton (sì, come il famoso Oliver Hutton di Holly & Benji, sarà un caso?). Il migrante di origini scozzesi arrivò nel paese sudamericano nel 1882 e, con la sua attività di insegnante e organizzatore di tornei, fece crescere il movimento in modo esponenziale. Fondò nel 1893 la Argentine Association Football League (AAFL) e organizzò proprio quell’anno la prima edizione ufficiale di uno dei campionati più antichi del mondo (terzo dietro al campionato inglese e olandese).
La fine dell’era amatoriale arrivò con la nascita della Liga Argentina de Football, una federazione “dissidente” non associata alla FIFA, creata da alcune squadre di giocatori professionisti, che organizzò parallelamente il proprio torneo di calcio. Si andò avanti per tre anni prima di vedere la fusione tra le due associazioni nella Asociación del Football Argentino (AFA), che organizzò il campionato a partire dal 1935.
Il periodo professionale
L’organizzazione dei campionati divenne sempre più difficile, con edizioni che avevano anche 36 squadre e una programmazione che durava più di un anno. Nel 1931 fu proposto di creare una federazione calcistica parallela riservata alle squadre di Buenos Aires, del suo conurbano (cioè l’area metropolitana che si estende nella provincia), di La Plata e di Rosario. 18 squadre crearono quindi la loro federazione calcistica composta da soli calciatori professionisti.
Con il tempo le squadre affiliate divennero sempre di più, soprattutto grazie alla creazione dell’AFA, ma limitata sempre all’area limitrofa a Buenos Aires. Le altre squadre, infatti, organizzarono tornei nell’interior del paese con le rispettive leghe regionali. Solo nel 1966 il presidente dell’epoca, Valentín Suárez, propose un cambio epocale:
Nella prima parte di ogni anno solare si sarebbero disputati i vari tornei delle leghe e quello dell’AFA denominato Metropolitano; nella seconda parte invece il Nacional, con le migliori squadre del Metropolitano e delle leghe regionali. Il Metropolitano prese poi il nome di Primera División, e iniziò con il tempo ad associare anche alcune squadre meritevoli dell’interior.
I continui cambiamenti dal 1985
Dal 1985 fu introdotto un sistema di promozioni e retrocessioni e aggiunto il campionato di seconda divisione, la Primera B National. Dal 1990 si cambiò ancora, introducendo due tornei separati: il Torneo Apertura, nel secondo semestre, e il Torneo Clausura nel primo semestre dell’anno successivo. Le vincenti dei due tornei avrebbero disputato una finale per decretare la squadra campione di Argentina. Questa finale fu però eliminata la stagione successiva, determinando quindi due titoli nazionali in ogni stagione.
Nella stagione 2012-13 si ripropose la finale, ma si mantenne il titolo per i due tornei, creando quindi un terzo titolo nazionale. Dal 2013-14 l’AFA decise di attribuire solo un titolo nazionale, quello della vincitrice della Copa Campeonato. Dal 2014 proposero un solo grande girone di sola andata con 30 squadre chiamato Torneo de Transición, senza retrocessioni. Nel 2016 si organizzò un nuovo Torneo de Transición dividendo le squadre in due gruppi da 15 con una sola retrocessione.
Nel 2017-18 crearono la Superliga Argentina, un ala dell’AFA responsabile di organizzare il campionato sulla falsariga di quello inglese. Si sciolse però nel 2020, creando l’attuale Liga Profesional, che organizzò la Copa Diego Armando Maradona. Dal 2021 si è tornati alla disputa della Primera División con un calendario che non segue più quello europeo, ma si gioca nell’anno solare. Attualmente le squadre della massima serie sono 28, con la prima fase di sola andata e la seconda fase con le stesse 28 squadre suddivise in due gironi da 14 e un’ulteriore calendario di sola andata.
Tabla anual e Promedio
La Tabla anual è la classifica dei punti ottenuti nell’anno solare sommando quelli conquistati nella Primera División e quelli ottenuti nella Copa de la Liga Profesional (coppa nazionale fondata nel 2020). Serve per stabilire le partecipanti alle coppe internazionali: le prime 4 in Coppa Libertadores, le restanti 6 fino alla 10ª classificata in Coppa Sudamericana.
Il Promedio è invece il metodo utilizzato per stabilire quali squadre retrocedono nella categoria inferiore. Le due squadre con la media punti più bassa delle ultime tre stagioni subiscono il descenso, cioè la retrocessione.